Le ossa del cranio sono magnificamente strutturate proprio per facilitare il parto, per evitare traumi al cervello e per ristabilire la loro fondamentale mobilità dopo l’impegno del parto.
Ciò nonostante, come dimostra uno studio della dott.ssa Viola Frymann su 1250 neonati, si riscontrano frequentissime disfunzioni craniche alla nascita.
Tali disfunzioni o riduzioni di mobilità fisiologica si possono creare nella vita intrauterina o durante il parto, specie se questo ha presentato particolari difficoltà o sono stati utilizzati ausili meccanici come il forcipe o la ventosa.
Resta evidente che il parto naturale è sempre il più auspicabile per i benefici ottenuti dal neonato compresa l’azione di “modellamento”che il cranio riceve all’interno del canale del parto durante le contrazioni uterine; il parto cesareo, del resto,oltre a non presentare tutti i benefici del parto naturale può presentare disfunzioni craniche dovute al brusco cambio di pressione al momento della nascita.
La normalizzazione delle disfunzioni craniche attraverso delle dolcissime tecniche manuali risulta fondamentale per il ripristino della mobilità fisiologica delle ossa craniche e per il corretto funzionamento di importantissimi nervi cranici come ad es. il nervo Vago che innerva gli apparati gastrointestinale e cardiorespiratorio o l’Ipoglosso che innerva i muscoli della lingua o il nervo Oculomotore ecc
Il trattamento Osteopatico escluse le lesioni anatomiche, sarà indicato in tutti i disturbi funzionali riguardanti: rigurgiti, problemi di suzione, pianto eccessivo, stato di agitazione, problemi del sonno, otiti, riniti e faringiti ricorrenti, problemi oculari, problemi ortodontici, torcicollo ecc.
Il trattamento basandosi sulla percezione manuale normalizzerà le disfunzioni che ostacolano un perfetto sviluppo neurologico e si dimostra fondamentale anche nella prevenzione dei più comuni disturbi funzionali nonché dei disturbi dell’apprendimento e del comportamento (dislessia, iperattività ecc.).
Da non dimenticare la relazione tra disfunzioni craniali e malformazioni della colonna vertebrale e degli arti compreso il piede piatto (basta osservare le deformazioni del cranio e della colonna nelle scoliosi idiopatiche ecc.) dove ancora una volta il trattamento potrà essere correttivo ma soprattutto preventivo.
Il trattamento seguirà con dei controlli nell’infanzia e nell’adolescenza specie durante lo svolgimento di attività sportive che possono presentare dei traumi.